E scrivi oggi… E scrivi domani…

  • Potevo scrivere prima tutto, invece aspettando, facendo altre cose, ho dimenticato le parole che avrei voluto usare… e mi piacevano!
  • Di cosa avresti voluto parlare? Quali erano le parole?
  • Erano due cose mie, profonde, belle, anzi no, bellissime. In una parlavo di mia madre, vedendola dormire, occupa il posto che un tempo era di mio padre…
  • E l’altra?
  • Non lo so, l’ho dimenticata!
  • Allora parlami di tua madre, oppure continua a scrivere di lei!
  • Ah si! Oggi vedendomi dopo qualche giorno che non era stata a casa diceva che sono bello!
  • Ma dai… davvero?
  • Asp… ho ricordato quello che volevo scrivere!
  • Cosa?
  • L’altra cosa!
  • E cosa è?
  • È l’esperienza di fede che ha fatto un mio amico facendo la comunione, tempo fa… era al matrimonio di una cugina e nel momento in cui ha preso l’Eucarestia ha sentito il cuore esplodergli… e delle parole, forti e chiare si sono manifestate a lui…
  • Quali erano le parole?
  • “Quello che hai sentito è solo una minima parte dell’amore che provo per te!”.
  • Bellissimo!
  • Ah si! Vorrei sentirle pure io queste parole!
  • Perché non ti basta sentirmi tra le mani?
  • Già! Ragione…
  • Stranamente direi… anzi no, come al solito!
  • E lo sapevo che sei il più forte!
  • E no ti dirò… sono pure il più bello! Anche per tua mamma!
  • Hai ragione… con te non si può proprio parlare!
  • Dici vero?
  • No no, torno a pregare che è meglio!
  • Fai bene… c’è tanto bisogno di preghiera!

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